The maggio Connection “Rowdy”

Attenzione! Stiamo per attraversare una nuova area sonora, dedita ad un mood piacevolmente vintage e fondamentalmente R’n’R. Un’area particolare, in cui l’orizzonte osservativo riesce ad abbracciare sonorità diversificate ed avvolgenti. Un’area dedicata alla filosofia del DIY…un’Area Pirata dalle cui fucine è stato da poco licenziato Rowdy, nuovo digipack dei The Maggio Connection, quattordicesimo album del suo Deus ex machina: Marco Di Maggio, considerato da molti tra i più interessanti chitarristi R’n’R.

 

 

Infatti, il disco della band inizia immediatamente a danzare sui riff mexican style di Nowhere Latitude (proposta in coda al disco anche in una poco comprensibile radio vesion). La traccia lancio ci invita tra i meandri di un mondo rockabilly, qui innervato di strutture latine, modulando un allontanamento progressivo dai clichè del genere, sviluppando in corso d’opera una perlustrazione ragionata attraverso sentori country, surf, rock’n’roll ed inevitabilmente blues…e così accade, ad esempio, in Rock’n’roll is life, il cui titolo appare più che mai chiarificatore.

Gli influssi inattesi si materializzano poi tra le note fifthy di Bastard to bone, che riesce ad alzare l’asticella di un disco che ci racconta l’America di ieri. L’opera, promossa come detto da Area Pirata assieme a Thunderball Records, mostra il suo carattere anche grazie ad alcune coraggiose rivisitazioni, da cui emerge il sound tribal-surf di Rowdly little song e l’aria spy di Smoke on the water, in cui la voce di Marco di Maggio arriva al suo apice, mostrandosi non lontano dalla mitologia gillaniana.

Ma…il classico brano che vale il prezzo del biglietto si ritrova tra le composizioni inedite e ha un semplice titolo: Save it. La composizione sembra voler mescolare  la giocosità Misfits, il pop rock dei Kim And the Cadillacs e il vintage puro, posto al servizio di una composizione impeccabile anche grazie al suo avvolgente riff in stile Eddie Cochran.

Sulla stessa linea si pone, infine, anche la veloce rock-road Long Way From Home, colonna sonora ideale per affrontare un viaggio coast to coast assieme alle divergenze “Dick Dale” di The red bridge, che non fanno che confermare stile e idee di chi merita (per davvero) un ruolo di Honorary  Member nell’Official Rockabilly Hall of Fame americana.

 

Tracklist

 

  1. Nowhere Latitude
  2. Smoke On The Water
  3. Rock’n’Roll Is Life
  4. Rock’a‘ Tango
  5. Bastard To The Bone
  6. To And Frò
  7. Rowdy Little Song
  8. Save It
  9. Blues Calls My Namne
  10. Long Way From Home
  11. The Red Bridge
  12. Nowhere Latitude – radio version