Preofondo Estremo – Jason Netherton recensione del libro

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“ Nonostante tutte le nuove tecnologie, il metal resta essenzialmente una specie di tribù internazionale”.

Un libro straordinario e raro, pensato da un fan per i fan delle estremità profonde legate al mondo metal . Uscito nel periodo estivo dalle oscure fucine della Tsunami Edizioni, questo curioso viaggio negli albori del Death metal, invita il mondo degli HMK a ripercorrere il sentiero borchiato dell’age d’or, attraverso un’infinita rete informativa di ben 507 pagine. Un inesauribile racconto in grado di portare il lettore a riscoprire la magicità del tape trading e delle fanzine DIY, corollari essenziali di una subcultura ancora oggi attuale e produttiva.

A raccogliere parole e testimonianze è Jason Netherton (ex Dying Fetus e Misery Index), paziente ed acuto catalizzatore di voci differenziate. Infatti, proprio grazie a centinaia di interviste, l’autore sembra voler costruire un mosaico senza confini, incrociando eventi e testimonianze ideali nel definire una scena unica, nata come deformazione dell’HM e madre consapevole di tutte quelle nuove branche iper estreme che hanno caratterizzato gli ultimi anni del metal.

Il volume, impreziosito da alcune illustrazioni di Matt “Putrid Gore” Carr e Gary Ronaldson, attraverso i suoi cinque capitoli delinea la vita di un genere senza tempo, partendo proprio dai primi passi delle band germinali e dei loro tour-bus, definendo così un contesto creativo e sociale, perfetto nel restituire alla curiosità le dinamiche ferventi di una scena reale, che si è palesata in ogni angolo del mondo.

Insomma, un libro (sento di dover dire) essenziale per rivivere e comprendere il mondo death metal, qui raccontato con l’intento, peraltro riuscito, di nobilitarne l’evoluzione, il progresso e la filosofia.