Acid Brains “Caos”, recensione EP

Per chi in questi anni ha avuto la pazienza di leggere le mie recensioni, ormai sa benissimo quanto, per me, sia essenziale il concetto di cover art, infatti, ancor prima dell’opera stessa, in questi 22 anni di recensioni non ho mai mancato di criticare o decantare le copertine di molti, forse troppi dischi…

Pertanto, ancora una volta, non posso esimermi dal posare il mio sguardo sul pittorico (e piacevolmente metaforico) dipinto di Greta Broglio, abile nel restituire una visionaria ed inquieta osservazione contemporanea di un mondo tanto ferito, quanto caotico.

Protagonisti della nuova uscita (R)esisto sono gli Acid Brains con un nuovo EP dall’ottimo piglio punk, in cui stralci spoken word vengono annegati da cambi direzionali e lunghi spazi in battere. Il vigore narrativo si erge tra ripetizioni, calma apparente e le implosioni di una sezione ritmica ispirata e abrasiva. Infatti, proprio l’overture Confucio appare un colpo ben assestato quanto l’idea proposta con 2020. Proprio la destabilizzante dicotomia pacatezza- rabbia di quest’ultima, funge da pilastro narrativo, al servizio di un rock alternativo, pronto a spingere verso Bomba liberi tutti.

Tra le emozioni immediate dalla set list, imperlata di sensazioni neo punk anni ‘90, sembra voler fuggire Resilienza 4.0, una chiusura trainante, in cui l’inevitabile headbanging cadenzato trascina la nostra attenzione sulla timbrica di Stefano Gianbastiani, finalmente alle prese con la lingua madre, scelta stilistica a mio avviso vincente e convincente.

Sì, dunque… trattasi di un Extended played, convincente… che ha un solo difetto: essere un EP con sole quattro tracce (di cui, peraltro, mi sono invaghito per davvero).

Tracklist

Confucio

2020

Bomba Libera Tutti

Resilienza 4.0