Leo Boni “The ring”, recensione

Farò outing … dopo pochi secondi dall’inizio di Pinocchio Ray Blues mi sono ritrovato a muovere il corpo in preda ad un liberatorio e istintivo danzare, per poi ritrovarmi fermo a scrivere di un disco che sapevo di dover recensire, fondamentalmente per due motivi primari.

Il prima si chiama Red Cat Inst Fringe, che raramente porta in scuderia progetti banali.

La seconda ragione si trova nella cover art,  che similmente al Odi et amo di Catullo, ha instillato in me curiosità e fastidio (ma non so razionalmente il perché).

 

 

Leggendo la biografia di Leo Boni scopro di essermi perso due album e mi ritrovo ad incontrarlo, per la prima volta, nel momento più difficile: il terzo album. Scritto tra Africa ed Europa, questo nuovo The Ring sembra voler fungere da anello di congiunzione tra diversi mondi, in cui Leo ha maturato il suo alter ego artistico.

L’album sviluppato attraverso sensazione R’n’b, Soul e cantautorato, gioca attraverso un’impronta sonora di livello, in cui il Jazz di Some Eyes  offre uno sguardo su guitar solo claptoniani e una timbrica vocale riconoscibile, calda e graffiata, in cui (esagerando) ritroverete spiriti Louis Armstrong e (esagero ancora) sentori Bradley Fafara, soprattutto in brani come Music.

L’allegria di Uozzon ci distrae poi con l’ausilio di Eric Shenkman, per invitarci, prima, nel mondo gipsy di Mr. Yesman, e in seguito nel più profondo Blues di Riley The King, che nella sua diretta semplicità mi è apparsa sin dal primo ascolto l’anthem di una set list variegata e aperta ad influssi e spezie inattese.

Se poi con l’emozionale Strange Girls l’ascolto si fa giocoso e spezzato, è con This Masquerade che torna protagonista la sei corde dell’autore, pronto ad abbracciare note e parole per dare degna chiusura con This Town, scomposta e cavalcante. Infatti, proprio il gran finale, sfruttando i cliché del genere, regala il miglior climax ponendosi tra scale orientali e Mardi grass, dando origine ad un rock-blues che da solo vale il prezzo d’entrata.

 

 

Tracklist:

01 – Pinocchio Ray Blues
02 – Music
03 – Some Eyes
04 – Uozzon
05 – Mr. Yes Man
06 – Riley the King
07 – Strange Girls
08 – Mermaid
09 – This Masquerade
10 – Hairpin
11 – This Town