Diskanto: la forza del cantautorato e l’energia del rock.

Dal 1985, 35 anni di attività per una delle band che ha dato linfa al connubio tra rock e impegno sociale attraverso i testi delle loro canzoni.

Parliamo dei Diskanto band del cremonese che ha all’attivo una lunga esperienza live e numerose produzioni, partecipazioni a collection ed album, tra cui “Le geminate scempiano”, “Radioulna”, “Arezzo Wave” (EMI), “Tempesta Magnetica”, “Cuorepistone”, “Ora: sulla mia vita decido io!”, “Fluido”, “Nightmare on Wax”, “Diversi”, a cui hanno partecipato, in veste di ospiti, anche artisti di grande rilievo come Piero Pelù, Giovanni Guerretti, Omar Pedrini, Mauro Sabbione (già Matia Bazar e Litfiba), ed il chitarrista e fondatore dei Negrita Cesare “Mac” Petricich. Nel corso dell’estate 2016 il batterista storico, Max Mondello, abbandona la band e viene sostituito da Fausto Punzi (già Lix Bolero).

Una formazione che ha visto anche alcuni cambiamenti fino ad una ritrovata sintonia in cui i suoni e l’approccio alla composizione sono mutate ed evolute. 

Il loro ultimo lavoro si intitola “Temerari sulle macchine volanti” e racconta della vita quotidiana di ognuno di noi, tra consigli su come cambiare il mondo attraverso un processo interiore, dolci derive tra le tinte melodiche. 

Un concept album piuttosto che una semplice raccolta di canzoni dove il tema principale è il mondo in cui viviamo immersi tra estetica superficiale e individualismo sfrenato.
Un urlo come in “Odio gli indifferenti” così come in “Ci credi ancora” (con Omar Pedrini) in cui l’energia del rock fortifica la poetica dei testi per un album che si chiude con “Povero nostro tempo” di Gianmaria Testa che Marco Turati (Voce e chitarra acustica), Loris Durando (basso e cori), Fausto Punzi (batteria) e Stefano Scolaro (chitarra) hanno saputo interpretare ed eseguire magistralmente con una nuova veste che ha donato ulteriore bellezza ad una canzone che uno dei più grandi chansonnier italiani ci ha donato prima di entrare nella storia.

Un album da ascoltare, che fa compagnia nei momenti più bui delle nostre vite, in cui trovare risposte alle domande che hanno punti di domanda grandi come montagne e che Loris, Fausto, Stefano e Marco riescono a sostenerci nel trovare le risposte che cerchiamo.


Un album di cui fidarsi perchè genuino e sincero in cui la musica è protagonista e il buon vecchio rock torna in gran rispolvero per una delle band che in 35 anni di vita è riuscita a lasciare il segno in ogni città e mente che hanno avuto il piacere di ascoltarli.

I Diskanto sono:
Loris Durando – basso e cori
Fausto Punzi – batteria
Stefano Scolaro – chitarre
Marco Turati – Voce e chitarra acustica

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