Mezzavera: a spasso con i “Vizi Capitali”

Certamente recensire un disco d’autore nel giorno dell’uscita del nuovo lavoro di inediti del grande Dylan è un’impresa davvero poco comoda. Ma forse è più importante dare voce a chi oggi la voce la deve cercare ovunque per crearsi un credito verso un pubblico sempre più distratto e guidato solo dove battono i grandi riflettori. Esordio della giovanissima romana Mezzavera, all’anagrafe Cecilia Spinelli, classe ’95 che con la vittoria del contest Lazio Sound ha portato a casa un bel traguardo per questa carriera appena nata…

Un suono che sembra ricco di quel carattere che arriva da dentro i confini di una periferia dove la scena urbana tinge il pop di r’n’b e hip-hop, dove la canzone d’autore cerca la melodia interessante dalla soluzione radiofonica ma è il bit digitale che sostiene tutto il mood del disco. “Vizi Capitali” è segno di questa attualità, è manifesto di questa società, è la bandiera che sventola alta di questa nuova generazione che sa come giocare con le parole – e su questo brani come “Luna Bugiarda” lo dimostrano a pieno – e che sa cantare il nuovo amore per se stessi, per il proprio punto di luce e anche per i propri difetti. Mezzavera, forse lo dice il suo moniker, ha fatto pace con tutto questo restituendoci una canzone esteticamente leggera, di grinta e di energia felice, dal sapore urban e con quel pizzico di ingenuità romantica – come dentro “Bolle di cristallo” – che le perdoniamo volentieri. E parlando di ingenuità, il richiamo a quel lupo a cui stare attenti del grande Dalla, forse, è troppo forte quando suonano gli arrangiamenti di questo ultimo singolo che peschiamo dalla rete… Per caso, di fretta, il sabato mattina… ma magari sono citazioni di stile a cui non abbiamo fatto caso. Bella l’energia che arriva comunque…