Nicola Albano: il blues e i suoi derivati

Devo dire che dalla prima serie di accordi sembra stilata in via definitiva la direzione artistica di questo disco che, proprio da questo incipit, richiama (o almeno sembra richiamare) dischi di grande successo e momenti che rimandano a Davis o a Coltrane o a tutto quel mondo modale. Ma c’è tantissimo altro che arriva già dalla seconda traccia… parliamo di “Albano’s Blues” il nuovissimo disco del chitarrista e compositore pugliese Nicola Albano che in questa avventura si accosta al suono di contrabbasso e di arrangiamenti digitali a firma di Stèphane Marrec.

Dunque il classico sposa il futuro diremmo noi ma è vero anche che le soluzioni scelte non cercano la trasgressione e riportano il tutto proprio dentro uno scenario assai realistico. “Alien” dicevamo, la seconda traccia che vira dentro un Boogie-Woogie americano più cadenzato e più acido nel suono di Albano. E se credevamo di anticipare tutto da quei primi accordi beh ecco la conferma di quanto eravamo fuori pista: la terza traccia, “Bossa for Friend”, tradisce una saudade già dal titolo. Andamenti bossa, un Brasile che però pretendeva un comparto persuasivo decisamente più umano e veritiero di questi suoni sintetici che, se è vero che fanno la loro parte, è anche vero che un poco perdono di appeal nel quadro generale delle intenzioni. Il ragtime torna ma in una veste decisamente rockabbilly nei suoni di Albano e parliamo di “Dream Meet You”, penultimo movimento del disco che lascia la scena ad uno “Space” che, in assennatamente, ci regala quel sapore dei polizieschi italiani di fine anni ’70. Che dire di questo disco che di blues canonico ha poco? Un lavoro di spirito soprattutto, di intenzioni libere e di una produzione che forse avrebbe meritato molto di più in termini appunto di umanizzazione e di flessioni espressive. Dai suoni anche, avremmo goduto di quelle invisibili sbavature che restituiscono al Jazz e ai suoi derivati, un livello inarrivabile di spessore artistico. Tutto sommato il lavoro regge e si fa ovviamente credibile e peraltro ci piace anche molto, soprattutto dentro le sue derive di ispirazione e di improvvisazione.