I Feel Like A Bombed Cathedral” REC​.​REQUIEM”, recensione

Oscuro e impietoso; mi è apparsa così la nuova travolgente release licenziata da Dio Drone. Ma poco voglio raccontare della realtà reale di I feel like bombed cathedral, perché a parlare non sarà né una breve ed introduttiva biografia, né la dissacrante artwork pittorica di IFLABC, ma sarà solo ed esclusivamente la musica, da ascoltare ad occhi serrati.

A dare un nereggiante battesimo all’impeccabile full-lenght sono i lugubri suoni di Def atto primo di un’opera teatrale visionaria e a tratti surreale. Un impeto cadenzato, che mostra una spigolosa pacatezza espressiva non troppo discosta dal mondo di Syd Barrett. Infatti, proprio l’impronta iniziatica sembra voler giocare con sonorità ossessive, folli e metodiche, in grado di assorbire l’attenzione dell’ascoltatore mediante stratagemmi narrativi, in cui ricorrenze e metonimie sonore richiamano gli schemi del Burzum più minimale.

I suoni piacevolmente onirici, definiscono un sentiero “burtoniano”, in cui la claustrofobia trova linfa vitale nel lungo tracciato. Il blando rumorismo ci invita poi tra le righe di ESH, secondo movimento ronzante, intriso  di Electro Noise che sfrutta le ampie gittate per raccontarsi mediante venti ipnagogici.

L’album, ben costruito da Amaury Cambuzat, non è (ovviamente) un disco per tutti, a causa… o meglio… per merito di avvolgenti e desertiche sonorità silenziose (Rec) in cui il baricentro espressivo fa colare pece e imperturbabilità. A dare chiusura all’opera è infine Rev, capitolo conclusivo che riesce a destabilizzare attraverso le sue note pulite, in cui si ritrovano intuizioni Sparklehorse, qui scarificate dall’impronta più armonica.

Insomma un disco non facile ma,  per mio gusto, straordinario, da ascoltare in maniera attentiva solo nel più assordante silenzio della nostra solitudine.

 

https://diodrone.bandcamp.com/album/rec-requiem

 

Tracklist

1.Def. 15:14 min

2.Esh. 10:13 min

3.Req. 12:30 min

4.Rev. 08:45 min