Luciano Macchia Crooner: la nostalgia a passo di ska

E se vi dicessi che nello ska (o nella fusion in senso romantico) di Luciano Macchia Crooner io ci ho visto della nostalgia in grande stile? Nostalgie di un tempo antico, di quando eravamo ragazzi e di quando la musica nasceva per essere un’appendice del nostro stesso io… di quando anche i suoni somigliavano a quello che indossavamo… di quando le cose normali e piccole divenivano protagonisti assoluti. E se vi dicessi che questo disco lo vedrei benissimo in vinile? Beh insomma “L’estate che va” certo non porta chissà quale rivoluzione agli ascolti ma di certo parliamo di un disco che sa davvero fare la differenza per chi alla musica chiede la nostalgia delle cose genuine. Luciano Macchia Crooner ha firmato un bel disco, leggero, sensuale ed ironico allo stesso tempo… di ska, di classica, di fusion…

Un titolo assai nostalgico. Che rapporto ha Luciano Macchia con il tempo?
Non sono un ritardatario, ma a volte mi piacerebbe esserlo… ho fatto parecchie letture sul tempo, ma di risposte ne ho trovate ben poche. La mia sensazione che il tempo sia una cosa “astratta” e che l’uomo cerca ti farla diventare molto “matematica”…. Ma alla fine serve solo al business. Per me il tempo è una lunga camminata con delle frenate brusche nel momento in cui ci tocca vivere cose straordinarie.

Che poi ci sembra anche che dietro questo movimento ska ci sia anche tantissima voglia di fermarlo il tempo… in fondo è un disco che nasce dalla “sosta”… vero?
Esatto, per vivere i momenti profondi il tempo va fermato, altrimenti tutto diventa un numero. Solo fermandomi sono riuscito a capire alcune cose che di corsa non mi sarei accorto nemmeno che ci sono ancora.

Quasi in controtendenza, non manca l’energia, il sole, il funk… potremmo dire la “fusion” in senso spirituale?
Sono tutti ingredienti che sono venuti da soli…. Non mi sono mai preoccupato di scrivere o pensare in anticipo come e cosa dovrebbe essere una canzone. A parte il testo e gli accordi ogni musicista ha avuto libertà massima di espressione.

Oggi che fina ha fatto quella vecchia tastiera? In qualche modo tornerai ad usarla stabilmente o l’hai riportata in soffitta?
Non so… non nego che mi piacerebbe molto tornare a suonarla… ma per ora è nel suo habitat naturale, la casa in Basilicata.

E dunque il passato… torna e porta con se la chiave. Mi è piaciuta tantissimo… che poi è il vero protagonista, in una certa musica, del video della title track del disco…
Come divello prima, non ho mai un piano ben definito quando scrivo la musica… tutto è nato in maniera spontanea e molto casualmente. Ovviamente più si cerca di essere se stessi e più il passato riemerge.

E sempre per parlare di passato, Luciano Macchia lo conosciamo da tanto come trombonista. Come accade il cambiamento, tra trombonista al seguito per altri al cantautore crooner della sua stessa lirica? E magari avrai un trombonista tutto tuo questa volta…
Il trombonista tutto “mio” … spesso va in conflitto con il “crooner”…. Sopratutto durante i Live 🙂 Il trombonista vorrebbe emergere, mentre il crooner cerca di tenerlo a bada …. Comunque mi piacerebbe molto invitare un altro trombonista durante un mio live… per vedere l’effetto che fa’.