Fox Confessor Brings the Flood

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Il nome di Neko Case non suonerà nuovo a chi segue con attenzione queste pagine, dove dopo esserci occupati del suo lavoro con The new pornographers passiamo ora al setaccio l’ultima fatica come solista di questa artista nativa della Virginia – come ricordava il titolo dell‘album d‘esordio – ma trapiantata artisticamente nella vivacissima scena musicale canadese.

Fox Confessor Brings the Flood è disco complesso fin dal titolo e dal ricco libretto che accompagna la bella edizione in digipak; per fortuna la musica e la voce brillante di Neko Case lo rendono un gioiello che darà piacere – anche facendo a meno di cercare di decifrare i testi enigmatici – a tutti coloro che saranno tanto avveduti da inserirlo nella propria collezione di dischi: la fine dell’anno è ancora lontana ma questo sarà senza dubbio uno dei CD del 2006 che porteremo con noi negli anni a venire.

Per questo suo quarto lavoro da solista Neko Case ha voluto con sé in studio diversi collaboratori tra cui spiccano Burns e Convertino dei Calexico alla sezione ritmica anche se all’orecchio di chi scrive il contributo più significativo è alle tastiere perché la reazione spontanea che si ha ascoltando brani come Star Witness e John Saw That Number non può che essere “ma chi sono questi mostri alla tastiera e all’organo?” domanda al plurale risposta al singolare: il mostro è il leggendario Garth Hudson di The Band . La scelta indovinata dei musicisti è segno della piena maturità artistica raggiunta da Neko Case che oltre a firmare tutti i pezzi dell’album ne ha pure curato la produzione con l’aiuto di Darryl Neudorf, già produttore dei suoi lavori precedenti.

Dodici canzoni per 35 minuti di musica a qualcuno sembreranno pochi ma la brevità quando è ricca d’inventiva è pregio non difetto: variazioni della struttura delle canzoni, arrangiamenti cesellati ad arte ma mai freddi e su tutto la voce cristallina di Neko. Nella loro diversità le prime tre canzoni sono una più bella dell’altra, da notare in quella d’apertura – Margaret vs. Pauline – la magia al piano del già citato Garth Hudson. L’album non ha tracce deboli, tra i momenti forti spicca John Saw That Number scritto dalla Case sullo spunto di un brano tradizionale: riuscita straordinaria e di grande forza emozionale (e prestate orecchio al piano e all‘organo del mitico Garth).

A volte un grande album si perde sul finale Fox Confessor Brings The Flood invece ci lascia con una magnifica canzone The Needle Has Landed a conferma che siamo dinanzi a un’artista ispirata che ha portato a termine quella che è ad oggi la sua migliore impresa discografica e senza dubbio uno dei dischi migliori del 2006.