Nypra “Senso di colpa”, recensione

Nypra.jpg

Nicolò Anselmi, Rocco Turra e Marco De Boni ecco i tre vertici artistici dei Nypra, trio originario di Feltre dedito ad una folle mescolanza di estremismi contenuti all’interno della naturale triangolazione punk-sludge-crust.

Un viaggio verso le steppe d’oltrecortina (Intro)relegate tra le violente e gelide tempeste, specchio metaforico di un inquieto “senso di colpa” in cui retaggi doom definiscono una percezione di claustrofobia occludente, liberata dallo speed-crust di Boredoom, anthem rabbiosa e devastante, in cui cambi direttivi fungono da apparenti fulcri espressivi. Una magnificenza sonora ( Blow ) che funge da alito vitale, pronto a rasentare il D-Beat senza dimenticare semplici passaggi punkeggianti e ritmiche vicine alla Birmingham heavy ( Brexit ).

L’album, uscito sotto l’egida di Dischi Bervisti, offre spazi destabilizzanti ( Decline ) armati di violenza narrativa, pronta a sposarsi a ritmiche grind e rimandi retrò, proprio come dimostra la bassline di Amaro astio , che anticipa l’ottima Sickness , in cui i graffi vocali aumentano l’impronta battagliera di una band che si presenta (almeno alle mie orecchie) con uno dei dischi più interessanti di questa estate tormentata dai soliti accordi.