Siksided “Leave no stone unturned”, recensione

siksided.jpg

Mi sono bastati pochi secondi per decidere se recensire o meno questo Leave no stone unturned. Indovinate qual è stata la decisione?
Ma andiamo in ordine.

Chi sono i Siksided?

Sono una promettente band di Trieste dedita a sonorità ruvide, in cui trovano posto il grunge iniziatico dei Temple of the dog ( Disposable Livings), intuizioni post rock e dilatazioni progressive. Un suono, “oscuro e pesante” che riesce ad alternare la leggerezza osservativa ( Leaf) della narrazione con inclusioni distorsive, in cui la torsione stessa della chitarra guida verso reminiscenze Scott Weiland per poi offrire “frammenti” calmieranti, in grado di definire i contorni di un disco che, pur privo di una label, mostra un mood che può e deve emergere.

Il disco, ben definito da arrangiamenti ed intenti, sembra non voler lasciare nulla al caso, e per confermare questa affermazione apparentemente banale, vi basterà osservare l’ottima opera di cover art, in cui, oltre all’impeccabile font, si va ad aprire un accorto sguardo estetico su Il conflitto interiore , dipinto ad olio su tela da Marco Florà, perfetto nel definire in maniera visiva e visionaria il sound della band. Una definizione strutturale che finisce per inglobare l’ascoltatore tra le trame nidificate dell’artwork stesso, attraverso la psicotica Charon e attraverso i cambi di direttivi di New savior , specchio espressivo di un quintetto che sembra guardare molto (per alcuni sarà troppo) al mondo Stone Temple Pilots, portando esasperazioni straordinarie in grado di avviluppare l’astante attraverso forze divergenti e a tratti destabilizzanti.

La narrazione prosegue poi lineare con l’impeccabile Blatant Quiet , che da sola vale il prezzo d’entrata, proprio come la stessa Desert , richiamo ad un’attitudine alternativa in grado di collegare San Diego con l’estremo est della nostra penisola.

A chiudere l’ottimo debutto è infine Defaced, che non fa altro che dimostrare come i Siksided non solo non hanno inventato nulla, ma qualsiasi cosa stiano facendo lo stanno facendo piuttosto bene…. pertanto non ho dubbi sul fatto che presto tornerò a parlare di loro, perché una goccia blu se versata in un mare trasparente si nota..si nota eccome!