“La dinastia Young. Storie di Ac/Dc”, Jesse Fink

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Mai titolazione fu più consona alla realtà. Il concetto di dinastia, se legata all’enorme rilievo che i fratelli Young hanno mostrato negli ultimi 42 anni, appare termine perfetto nel raccontare le quinte di una delle rock band più seguite ed amate di sempre.

A pochi giorni dal concerto evento di Imola, la Giunti Editore esce sugli scaffali con La dinastia Young. Storie degli Ac/Dc, originale volume in grado di raccontare, attraverso testimonianze incrociate, la nascita e la crescita esponenziale di un vortice sonoro, che ancora oggi smuove trasversalmente generazioni differenti. Scritto con empatia emozionale da Jesse Fink, abile nella narrazione a slegarsi dai canoni narrativi tipici del genere, Il libro mostra un sentiero anomalo, in cui la descrizione degli eventi si annoda attorno ad alcune tracce essenziali. Una realtà raccontata con schiettezza, attraverso le parole dei protagonisti, qui intrecciati a commenti e valutazioni non prive di critiche ed elucubrazioni pertinenti.

Tutti abbiamo una storia che ci lega a questa band, miracolosamente sempre fedele a se stessa, non solo dal punto di vista sonoro, ma anche comportamentale ed estetico. Un mondo che non gira attorno alla realtà, ma appare fermo, deliziosamente fermo a quarant’anni fa, proprio come dimostrano storicizzati riff che oggi, come allora, illuminano e coinvolgono tanto quanto agli esordi. Un mondo dorato che, grazie al business e all’idiosincrasia verso le estremizzazioni tipiche del rock’n’roll, risplende ancora nei parametri ( forse limitati) della loro sonorità.

Alle basi di questo macchinario perfettamente oliato si trova l’anima cripto dittatoriale e blandamente misantropica di George, Malcom ed Angus Young anima trina degli Ac/Dc, capaci di definire, virare, ostracizzare ed attrarre come un magnete.

Il racconto di Fink offre un’ampia finestra sulle dinamiche prive di scrupoli di una creatura musicale in grado di affascinare e conquistare un incredibile serie di personaggi (protagonisti e non) elencati sul finire del volume, in modo da garantire al lettore stesso una continua bussola orientativa, tipica delle opere teatrali.

Dunque, lasciate da parte i vostri dubbi e attraversate silenti quel sipario chiuso, vi ritroverete in un mondo che forse non potevate immaginare.