Wellworn Banana “Anytime”, recensione

Torniamo tra le Fauci di Metaversus per raccontare Wellworn Banana e (…sì, forse alcuni di voi, come me, potrebbero non essere ispirati dal nome, ma … vi assicuro che) vi basterà ascoltare la prima traccia per innamorarvene, soprattutto se avete amato e apprezzato il modo di Mark Linkous. Infatti, proprio P, l’incipit di questo convincente Anytime, sembra volersi rifare alle sonorità espressive degli Sparklehorse, per poi riemergere con minimalismi eighties di Song One e le impronte Indie lo-fi di Grandmother.

 

 

Ma facciamo un passo indietro: Wellworn Banana altro non è che il debutto solista per Ettore Pistolesi, (già Flying Vaginas) edito da La mia cameretta records e Lady Sometimes, abili nel dare voce ad un disco interessante e godibile, in cui ritroviamo gli anni ‘90 (Blast Off), ardimenti Noise  (Instrumental song) e delicatezze eteree (Slow Time).

L’album, promosso da Metaversus, mostra, senza soluzione di continuità, battiti inquieti, innestati su riverberi (Rui Costa) e metriche diluite, proprio come accade in Yo la song, pronta, come il disco tutto a mostrare sin dal primo ascolto una serie di diversificate sensazioni da elaborare fermando il mondo attorno a noi.

 

Tracklist

1.P.

2.Song One

3.Grandmother

4.Blast Off

5.Slow Time

6.Rui Costa

7.Instrumental Song

8.Adele

9.Yo La Song